HAI BISOGNO DI CONOSCERE LA SEGUENTE INFORMAZIONI
Pubblicato il 23 Aprile 2018
Link originale: https://tribunafeminista.elplural.com/2018/04/si-quieres-ser-padre-o-madre-por-gestacion-subrogada-necesitas-esta-informacion/
Ibone Olza Psichiatra infantile e perinatale, madre e attivista
Traduzione di Tilo Pez
Si desideri o stai pensando diventare un genitore con la gestazione per altri (GPA), è necessario conoscere anche queste informazioni che sono gli aspetti che le agenzie che promuovono perchè lucrano con la maternità surrogata omettono di dire e che sono direttamente relazionate con la salute del bambino, che sarà il vostro futuro [email protected] Consentitemi di spiegarvi brevemente alcuni punti importanti, sopratutto perchè farò riferimento solo all’evidenza scientifica:
Ciò che viviamo nell’utero di nostra madre affetta profondamente la nostra salute fisica e mentale. Si durante la gravidanza la madre soffre molto stress, è depressa, consuma tabacco, alcool o altre sostanze tossiche, lo sviluppo del bambino viene influenzato in diverse maniere. Allo stesso modo, se la madre non svilupperà un vincolo d’amore con il bebè, non si prenderà tanta cura di se stessa, e il bambino subirà le conseguenze di questa assenza del legame d’amore con sua madre. Coloro che difendono la gravidanza surrogata dicono che “le gestanti non si legano ai bambini durante la gravidanza”, lo affermano come qualcosa di molto positivo, quando in realtà questo è il dramma per un bebè che sta nell’utero.
Si la madre non si affezionerà, e non lo amerà come suo figlio, il bebè lo percepisce e si sentirà poco o per niente amato durante la gravidanza: questo influenzerà la sua crescita e potrebbe segnare lo sviluppo della sua personalità, e tutta la sua esistenza. Le Ostetriche e matrone che si prendono cura delle donne incinte si preoccupano molto quando una donna incinta non si sente legata con il suo bebè: sanno che questo è un forte segnale di allerta sui possibili gravi problemi e complicazioni anche per la gravidanza.
La psicologia prenatale studia da oltre cento anni l’impronta che lascia la vita uterina in ogni essere umano. Esistono già molte testimonianze e ricerche in questo senso: i bambini che non si sono sentiti amati durante la gravidanza hanno spesso trascinato le conseguenze di quello che vivono come un fallimento della vita prenatale nell’età adulta. Otto Rank, Nandor Fodor, Francis Mott, Donald Winnicott, Stanislav Groff, Lloyd de Mause, Alessandra Piontelli, David Chamberlain e molti altri professionisti che l’hanno studiato a fondo questa situazione.
Lo psichiatra Thomas Verny afferma che il periodo prenatale è il più importante di tutta la nostra vita. Quelli che affermano che a tuo futuro figlio o figlia ciò che vive nel utero non lo segna, ti sta mentendo. Fortunatamente, la probabilità che la donna incinta non si leghi al bambino è molto bassa.
La gravidanza comporta una trasformazione biologica molto potente e in un certo senso irreversibile. Anche si l’ovulo non appartiene alla donna che porta il bambino nel grembo, lei può interferire lo stesso con l’espressione genetica del bebè, facendo che si esprimano alcuni geni o altri per i meccanismi epigenetici [1]. Stiamo dicendo che, non è vero che se l’ovulo è della gestante, non esiste connessione genetica tra la donna incinta e il suo bebè. (Di certo, la gravidanza con ovodonazione comporta maggiori rischi per alcune complicazioni ostetriche come per esempio la preeclampsia [2], che può essere molto grave).
Da alcuni decenni sappiamo che anche la nascita è molto importante per la nostra salute. Nascere con parto cesareo programmato, con quello indotto prematuramente aumenta il rischio di subire complicazione importanti a lungo termine, come l’obesità, l’asma, TDAH, disturbi nell’apprendimento, ecc …
Nella surrogazione è una pratica comune programmare il parto per far si che i futuri genitori possano essere presenti quando si verifica la nascita. È certamente programmare e provocare, il parto o il cesareo ha molti più rischi tanto per la madre come per il bebè che va a nascere.
Il bebè non sa da dove viene l’ovulo o lo spermatozoo che gli hanno dato la vita, però si sa chi è sua madre: colei che lo sta generando.
Il bebè non conosce un’altra madre e quando nasce si aspetta incontrare solo lei. Tutti i neonati arrivano al mondo aspettando questo incontro per stare con sua madre e vicino a lei la maggior parte del tempo possibile nei primi mesi di vita.
Per tutti i neonati è molto stressante la separazione dalla madre appena nati, per questo tutte le raccomandazioni attuali sia dell’OMS come del Unicef o l’Associazione Mediche sono sulla stessa linea di pensiero nel promuovere il parto naturale e soprattutto di non separare il neonato dalla mamma. Quanto maggiore e prolungato sarà questo stress della separazione, proporzionalmente aumenta la neuro tossicità. Significa che quando al bebè lo separano da sua madre, lui soffre, piange, e libera alte dosi di cortisolo, che a sua volta possono danneggiare o alterare il suo sistema nervoso.
Inoltre è ormai indiscussa l’evidenza scientifica che dimostra i benefici dell’allattamento al seno, in particolare nei primi sei mesi di vita. L’allattamento artificiale dall’inizio della vita moltiplica il rischio di allergie, asma, diabete di tipo I, varie infezioni e persino alcuni tipi di tumori e cancro infantili.
Per tutto questo, anche se le agenzie che promuovono la maternità surrogata lo nascondono e negano questo, è importante per farti comprendere che il neonato con la GPA viene esposto a tutta una serie di fattori che possono condizionare seriamente la sua salute fisica e mentale a corto e lungo – termine.
- Per lo stress della madre che suppone la gravidanza stessa;
- Per le possibili esposizione alle tossine;
- Per la mancanza di vincolo prenatale;
- Per il parto programmato e indotto, quasi sempre prima del tempo e senza alcuna causa medica che lo giustifichi;
- Per lo stress della separazione da quella che lui riconosce come sua mamma;
- Per la sua posteriore assenza, e
- Per il mancato allattamento al seno.
Non sarà semplice nè sicuro crescere quel bebè, anche si alcune delle conseguenze di tutto quanto succede durante la gravidanza e il parto potranno comparire alcuni o parecchi anni più tardi.
Il bebè anche nella gestazione surrogata non conosce altra madre che la donna che lo ha fatto crescere nel suo utero. Anche se l’ovulo proviene da una ovodonazione, lui o lei non sa questo. Essere separato dalla madre appena nato, e mai più vederla, equivale alla morte di sua madre da parto. Significa, che questi sono bambini, appena nati, già devono affrontare la morte psichica della loro madre, per così dirlo meglio. Immagina per un istante che cosa deve essere perdere la madre durante il parto, così potrai farti un’idea della massima perdita che comporta la maternità surrogata per un neonato.
Anche se altre madri o padri che lo sono diventati in questo modo ti dicono che i loro figli stanno perfettamente, ciò non garantisce che non avranno gravi problemi di salute nelle fasi successive della vita a causa di quello che è successo nel periodo pre e perinatale. Ci sono molti altri argomenti per prendere posizioni contro la surrogazione, però in questo articolo ho voluto centrarmi in quello che solitamente preoccupa di più a tutti i futuri genitori: l’avere un bebè sano.
Per tutto questo, si stai considerando di essere una madre o un padre con la maternità surrogata, posso solo consigliarti d’informarti bene e chiederti di non farlo. Ci sono altri modi di essere madre o padre e, soprattutto, di prendersi cura di altro essere umano.
NOTE
[1] Epigenetica: http://www.treccani.it/enciclopedia/epigenetica_%28Enciclopedia-della-Scienza-e-della-Tecnica%29/
[2] Preeclampsia: http://www.treccani.it/enciclopedia/ricerca/pre-eclampsia/